Il PD Vicchio respinge l'autocandidatura di Carlà: cronaca dell'assemblea

Sabato 3 febbraio scorso si è tenuta l’assemblea degli iscritti del Pd Vicchio al circolo Arci il Tiglio. Alta partecipazione di iscritti e di persone anche esterne al PD.

Il PD ha respinto l’autocandidatura del Sindaco Filippo Carlà Campa, prima ratificando la decisione all’interno del direttivo, poi esponendo la relazione del Segretario Tagliaferri agli iscritti e chiedendo se questi fossero favorevoli alla linea politica scelta dal partito.

L’intervento del Segretario 

L’introduzione all’assemblea è stata affidata al segretario Tagliaferri, che ha esposto ai presenti il susseguirsi temporale dei fatti che hanno portato il direttivo a non sostenere la candidatura di Carlà.

Il resoconto parte dalla costituzione della nuova segreteria Vicchiese nel 2021 dopo un periodo di grossa difficoltà del partito, conseguenza anche delle sanguinose primarie vinte dall’allora scalatore Carlà, passando per il passaggio fondamentale dell’elezione della nuova segretaria nazionale Elly Schlein ed arrivando fino alla nuova linea politica intrapresa dal PD Vicchio: apertura a sinistra e consapevolezza che il campo largo non sarà più una scelta ma un’esigenza per la vittoria delle prossime elezioni amministrative. 

Il percorso, ha spiegato il segretario, ha visto sempre i membri del direttivo unanimi nelle votazioni delle scelte intraprese, sottolineando più volte che al tavolo del direttivo sedeva e siede lo stesso Sindaco. Anche ultimamente la scelta di aprire un tavolo con le opposizioni Officina 19 e Movimento 5 Stelle era stata approvata dal Sindaco uscente, rimandando nel contempo le candidature in un successivo momento, proprio per non turbare la strada del dialogo con le opposizioni. Tutto liscio secondo il segretario, che evidenzia come anche in una recente intervista (data 24 gennaio),


L'intervista del 24 gennaio scorso
sul quotidiano La Nazione

il Sindaco si diceva in linea con le scelte del partito. Improvvisamente però, solo il giorno dopo l’uscita di questa intervista, il segretario si è visto recapitare per raccomandata una lettera a firma del Sindaco Carlà nella quale annunciava la sua candidatura bypasssando completamente il direttivo vicchiese, indirizzandola allo stesso tempo a tutti i livelli politici del PD, dalla segretaria nazionale Schlein in giù.

La cosa ovviamente non è stata presa bene dal direttivo PD, che è rimasto spiazzato dalla lettera arrivata proprio nel momento in cui faticosamente stava cercando di iniziare il dialogo con le opposizioni. Inoltre, contestualmente a questa lettera, il Sindaco ha richiesto una riunione d’urgenza del direttivo, il quale ha acconsentito velocemente alla convocazione, ma dove alla fine Carlà non si è presentato.

Sempre secondo la relazione del Segretario, è iniziato un tentativo di delegittimazione del partito e dello stesso segretario, con una contrapposizione personalistica innescata da un post su Facebook sulla pagina ufficiale del Sindaco Carlà, con allegato un articolo di OK!Mugello dove era stato pubblicato un verbale integrale di una riunione interna, a discapito di tutte le norme sulla privacy, che qualcuno (presumibilmente interno al PD) ha fatto in modo di far pervenire al giornale.


Il post sulla pagina ufficiale del Sindaco

La risposta di Carlà

Finito l’intervento del Segretario, ha preso la parola Carlà che ha iniziato il suo intervento legittimato la sua candidatura, adducendo la motivazione che quella non era altro che una lettera ufficiale con la quale si rendeva disponibile al secondo mandato, come del resto prevede il regolamento PD. Ha poi parlato di alcuni progetti in essere portati avanti dalla sua amministrazione, di altri per il futuro e di come tutti questi sarebbero a rischio se lui non venisse riconfermato. Si è soffermato molto sulle difficoltà che ha avuto in questi anni a rapportarsi con il PD, in quanto non sarebbe stato libero neanche di fare un’intervista senza il vaglio della segreteria. Inoltre ha più volte invitato Nicola Perini, esponente della Direzione del PD Metropolitano che era presente all’assemblea, a sostenere che ci fosse un vizio di forma sul rifiuto della sua candidatura, e a confermare che lo statuto del PD prevedesse in questi casi l’istituzione di elezioni primarie. Da registrare il non intervento di Perini, che ha assistito all’assemblea senza però mai prendere parola. Carlà non ha poi risparmiato critiche a membri della segreteria e ha sottolineato come lo stesso segretario in questi anni , visto il suo ruolo di capogruppo di maggioranza in consiglio comunale, non gli abbia mai fatto mancare l’appoggio ed anche per questo ha reputato strano che sia arrivata la proposta di sfiducia nel direttivo. Parole anche per le opposizioni, che sempre secondo il Sindaco, non sarebbero credibili al tavolo di coalizione vista la dura opposizione che hanno portato avanti in questi anni in consiglio comunale.

I tesserati

Si sono poi succeduti diversi interventi degli iscritti, alcuni accorati, altri più riflessivi. I toni si sono alzati diverse volte, con le urla che certamente si sono fatte sentire anche in strada. Un dibattito che è durato oltre tre ore, dove un po’ a sorpresa sono arrivate le dimissioni dell’’Assessora Rebecca Bonanni dall’Assemblea Territoriale di Circolo del Comune di Vicchio in sostegno al Sindaco e in aperto dissenso con il resto del direttivo ( dimissioni poi confermate ufficialmente nel pomeriggio del 5 febbraio con una lettera aperta dove si specificava che le dimissioni erano dal direttivo di partito). Molti interventi degli iscritti hanno poi sottolineato che il partito debba essere un organo in sinergia con l’amministrazione e non ridotto ad un comitato elettorale che si esprime ogni cinque anni solo per sostenere il Sindaco. Altri hanno convenuto che l’esigenza di trovare alleanze per non lasciare il campo alle destre, debba essere prioritario ai personalismi, anche cambiando il candidato se questo fosse necessario, senza per questo escludere l’attuale Sindaco che potrebbe comunque continuare a dare una mano. 

Conclusione

L’assemblea si è conclusa con la votazione riservata agli iscritti sulla relazione del Segretario Tagliaferri con l’evidente scontento dei sostenitori dell’attuale Sindaco. Alcuni hanno sollevato l’imbarazzo di essere costretti ad una votazione dí contrapposizione e hanno deciso di astenersi. Il documento è stato approvato con la  maggioranza assoluta (35 favorevoli e 4 astenuti su 39 votanti) visto che alcuni degli iscritti, compreso Carlà, avevano abbandonato la sala poco prima della votazione.

La presa di posizione del PD avrà sicuramente conseguenze per il futuro di Vicchio e per le prossime amministrative, dove la sinistra sarà chiamata ad affrontare l’avanzata della destra, che proprio in questi giorni pare abbia definito la squadra che si presenterà agli elettori il prossimo giugno.

 

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