Eolico Villore: il TAR ferma i lavori e fissa la data per l'udienza



Il TAR Toscana ha fissato per il 19 dicembre 2023 la data dell’udienza in seguito al ricorso intrapreso da associazioni, comitati e gruppi, contro la realizzazione dell’impianto eolico del Monte Giogo di Villore e Corella. Contestualmente ha disposto la sospensiva dei lavori (già iniziati da alcuni mesi) fino alla data dell’udienza.

La notizia è stata diffusa con un comunicato stampa dai promotori del ricorso.

Di seguito il comunicato stampa

Il TAR decide una data vicina per il giudizio di merito 

I lavori all’impianto eolico Monte Giogo di Villore e Corella sono di conseguenza SOSPESI.

Ieri il TAR Toscana ha trattato l’istanza con la quale, è stata richiesta la sospensione dei lavori di costruzione dell’impianto eolico.

Il presidente del TAR, riconoscendo che il ricorso affronta questioni di merito che necessitano di un esame completo, ha quindi fissato l’udienza per la trattazione del ricorso per il giorno 19 dicembre 2023, sospendendo di conseguenza i lavori. 

Un risultato importante, per le associazioni, i comitati e i gruppi, che insieme a tanti singoli cittadini hanno sostenuto il ricorso al TAR, perché dimostra come le questioni poste con il ricorso siano meritevoli di un approfondimento attento e come sia necessario mantenere inalterata la situazione sino a quella data. 

Vedremo nei fatti se il gestore rispetterà le indicazioni emerse in udienza attendendo l’esito definitivo del giudizio. Ciò non soltanto eviterà di distruggere ulteriormente i luoghi ma anche di avviare lavori che potrebbero rischiare di non poter essere completati. Occorrerà vigilare affinché questo avvenga e saremo pronti a rivolgerci di nuovo al TAR in caso di proseguimento e svolgimento di lavori ulteriori invasivi e rilevanti

Sappiamo che il pericolo che incombe sul crinale appenninico è solo un poco allontanato, non certo cancellato. Anche in Tribunale abbiamo di fronte una controparte industriale (Agsm - Aim : ditta proponente) completamente affiancata dalla Regione Toscana, senza la minima sfumatura che distingua il soggetto pubblico da quello privato, e tutte e due, con il completo sostegno delle amministrazioni e dei Sindaci di Dicomano e Vicchio,  mostrano una determinazione accanita nel voler vincere questa partita che apre la via allo sfruttamento industriale della montagna e alla costruzione, come è stato tranquillamente affermato fin dall’inizio, di migliaia di impianti simili a quello che si vuole mettere sul crinale del Mugello.

La decisione del collegio del Tar Toscana ha quindi di fatto, e per ora, fermato il tentativo delle due controparti affiancate e concordi nel voler far negare fin dall’inizio validità al nostro ricorso anche con argomenti cavillosi.

Questa battaglia che conduciamo in sede giudiziaria è solo una parte della lotta per la difesa del territorio, della natura e del paesaggio, e per una transizione energetica ed ecologica che non sia strumentalizzata da logiche di profitto e che rispetti il principio: prima di tutto non fare altri danni!

 

• ITALIA NOSTRA e CLUB ALPINO ITALIANO - Regione Toscana 

•​ Comitato per la Tutela del Crinale Mugellano - Crinali Liberi 

•​ Dicomanocheverrà

• ​Mugelloinmovimento 

•​ Associazione AttoPrimo 

•​ Rete Toscana per la difesa del verde pubblico

 

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