Stefania Panichi si autosospende dalla segreteria del PD
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa di Stefania Panichi.
Nell'ultimo anno il PD a Vicchio ha attraversato momenti estremamente critici. Le elezioni primarie e il percorso immaginato in fase preparatoria alla scadenza del mandato amministrativo, si sono rivelate una fase che obbiettivamente il partito non ha saputo gestire. La prova è nelle dimissioni del segretario Luciano Petti prima delle primarie e di molte altre uscite dall'Assemblea Territoriale, così come altre uscite significative dal partito dopo il risultato che ha visto l'affermazione del candidato Roberto Izzo. Durante questo percorso, seppure con grande difficoltà, ho mantenuto la mia posizione nel partito e ho accettato l'incarico all'interno della segreteria. Ho pensato che, anche con difficoltà e qualche evidente contraddizione, confidando anche nella profonda stima nutrita per il nuovo segretario Simone Lazzerini, avremmo potuto raggiungere una composizione politica su una linea condivisa e comune. Ho pensato che la stesura del programma per l'amministrazione, la composizione della lista dei consiglieri e della giunta fosse la strada da percorrere per raggiungere questo risultato. Non ho difficoltà a riconoscere che, anche per difficoltà di linea politica nazionale, non siamo riusciti a smarcarci da posizioni vaghe e indefinite come ad esempio sulle questioni laiche. Vedo poi una lista di consiglieri comunali giovani e motivati, pieni di energia e di entusiasmo ma con un percorso nel partito obbiettivamente immaturo, assenti prima della affermazione del candidato Roberto Izzo e spinti a collaborare per “trovare quella democrazia che per trenta anni era dittatura...” Vedo quindi la mancanza completa di un percorso condiviso e condivisibile, per cui mi pongo domande sulla tenuta di un eventuale mandato amministrativo. Ma più che altro ho molte difficoltà ad accettare una linea politica, se così si può definire perché le discussioni politiche sono state ad oggi molto inconsistenti, che si propone di rinnovare e innovare, di essere trasparente, ma nella pratica esercita i modi più vecchi della politica che invece dovremmo, in quanto forza progressista e di centro sinistra, stigmatizzare. Mi riferisco alla questione della nomina della Giunta, preciso impegno preso con in cittadini prima ancora di iniziare il percorso per le primarie: tutti i candidati avevano firmato l'impegno di mantenere la promessa (secondo punto indicativo nelle linee programmatiche PD Vicchio). Impegno tutto teso alla trasparenza e condivisione e che invece, è ancora una volta ricerca di equilibri che poco hanno a che vedere con il buon governo ed un'equa politica. Prendere tempo e rendere noti i nomi degli assessori all'ultimo momento dimostra di non tenere in considerazione la precisa linea politica che il partito aveva assunto negli impegni presi con i cittadini. Oltre a dimostrare la permanenza su una linea di comportamento che prevede scelte politiche da parte del partito che poi non vengono portate avanti, ad esempio diversi punti programmatici ai quali ogni membro del coordinamento (ex direttivo) aveva lavorato in gruppi di lavoro aperti a tutti i cittadini ( fase nella quale i sostenitori del candidato sindaco erano completamente assenti). D'altra parte tutto questo è coerente con i metodi scelti per non arrivare all'accordo con le Sinistre: lasciare decadere la cosa, senza affrontare e discutere, nemmeno internamente al partito, perché il vero motivo non era legato alla presenza di alcune persone in quella compagine (peraltro ragionamento poco politico in quanto la differenza è nella capacità della persona e non nella simpatia che si nutre per essa), ma a motivazioni inerenti la gestione dei lavori pubblici. Ho molte difficoltà a prendere posizioni estreme contro i compagni che si sono candidati in altre liste dal momento che il PD a Vicchio non si impegna, per precisa scelta, a fare campagna elettorale per le europee per un candidato indicato dal partito (Leonardo Dominici), perché non posso accettare che le indicazioni di partito debbano valere solo a discrezione! Non posso più accettare un partito ed una dirigenza che decidono solo per piacere o non dispiacere al candidato sindaco, al suo gruppo e alla parte cattolica del partito. Non posso accettare che all'interno del partito si continui a decidere in ristretti gruppetti il futuro del paese di Vicchio. Non posso accettare che il nostro segretario non sappia come proporsi al candidato per avere quelle risposte che a suo tempo sottoscrisse. Non posso accettare che il nostro candidato parli di Vicchio come di un'azienda, perché abbiamo bisogno di buoni amministratori, non di dirigenti aziendali. Non posso ancora accettare di poter legittimare il tentativo di distruggere ciò in cui credo nascondendo dietro una parvenza di democrazia una oligarchia. Non condividendo questi percorsi e non volendoli avallare con il silenzio, credo sia opportuno che io mi auto-sospenda dalla carica che ricopro all'interno della segreteria,(ma restando all'interno del direttivo del PD Vicchio per dare il mio contributo dove me ne verrà data la possibilità e perché un giorno non mi si possa dire tu non c'eri e quindi non sai...) per avere così la possibilità di poter portare le mie istanze e opinioni in fase congressuale.
Panichi Stefania
Membro direttivo Pd Vicchio
Membro assemblea metropolitana Pd Firenze
Membro di Diritto
Ex membro segreteria Pd Vicchio
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