Successo di pubblico e di partecipazione al confronto politico organizzato la sera di mercoledì 21 al Circolo ARCI “Il Tiglio” di Vicchio dalla nostra redazione.
Oltre 100 persone hanno affollato la terrazza del Circolo dove si è svolto il primo ed unico confronto pubblico tra i tre candidati sindaco del nostro paese. Molte le tematiche trattate con il pubblico che ha avuto un ruolo attivo nella serata come promotore di interrogativi da porre ai tre candidati.
Lo scontro, se così si può definire, è stato sostanzialmente limitato tra Izzo e Bedeschi, con Scarpi che al di là della buona volontà non riesce praticamente mai a dare anche solo l’idea di poter essere un candidato credibile, fino alla stessa auto ammissione di non aver la benché minima speranza di vittoria (salutata da un fragoroso applauso del pubblico solidale). Lontani anni luce gli antichi fasti dei Berluscones, fa comunque pensare come si possa esporre a tali indecorose presenze lanciando allo sbaraglio persone che, a prescindere da come la si possa pensare, di certo non meritano una figura del genere. La fotografia di Forza Italia che emerge da Scarpi è impietosa e sinceramente fa un certo effetto pensando al ruolo svolto fino solo a pochi mesi fa dal partito del Cavaliere in declino.
Tornando al dibattito, Roberto Izzo e Carlo Bedeschi hanno svolto una sfida più di fioretto che di spada. Pochi gli affondi decisi da entrambe le parti con visioni diverse su alcuni punti, (rapporto con le società partecipate, sviluppo della Fiera, rapporto con le società sportive tra le tante) con un dialogo che non è mai travalicato in attacchi frontali.
Tra i temi più caldi, proposti dal numeroso pubblico, la situazione delle Scuole Elementari e Medie, il rapporto con l’Associazionismo sportivo (forte la presa di posizione del sindaco uscente in dissenso con il presidente dell’US Vicchio), lo sviluppo urbanistico del paese ma anche la curiosità sulle eventuali giunte proposte.
Carlo Bedeschi ha dunque ufficializzato il nome di Stefano Celli, tra i promotori della Lista Civica “Uniti per Vicchio” come eventuale prossimo assessore (sicura l'eventuale delega allo sport). Oltre a lui è stato fatto il nome dell’architetto Laura Maria Cosetta Fratini. Un altro assessore ,ha dichiarato bedeschi, uscirà tra i consiglieri più votati alle prossime elezioni mentre sull’ultimo nome si è tenuto una riserva ancora da chiarire.
Discorso un po’ diverso per Izzo che non ha preannunciato alcun nome se non confermando che i due assessori Cipriani e Pasi non saranno nella nuova squadra per motivi di lavoro. La giunta sarà quindi ufficializzata per il Centrosinistra solo dopo le elezioni, in caso ovviamente di vittoria.
Se vogliamo dare un giudizio alla serata dal punto di vista del comportamento dei protagonisti, possiamo affermare di aver trovato un Roberto Izzo sugli standard conosciuti, con qualche picco di personalità su temi cari come gli investimenti sul Sociale, il già citato difficoltoso rapporto con l’US Vicchio e con il “fuoriprogramma” relativo alla denuncia di infiltrazioni mafiose nel nostro comune portato alla conoscenza di tutti in un inatteso dialogo tra l’attuale sindaco ed un cittadino presente all’incontro, che di fatto ha svelato un episodio senza dubbio preoccupante sul fronte delle infiltrazioni mafiose e sul quale le forze dell’ordine stanno provvedendo.
Carlo Bedeschi è la sorpresa della serata. Mantiene un profilo basso spiegando le proprie proposte con voce pacata, scendendo sul campo di Izzo. Tiene botta senza voli pindarici, giocando con carota e bastone nei confronti di Izzo ed evitando accuratamente scontri su argomenti “caldi”. Con l’ufficialità di Celli e Fratini come futuri assessori regala i primi nomi di una campagna elettorale che sarà comunque ricordata come la più “sottovoce” degli ultimi 30 anni.
Su Francesco Scarpi abbiamo già detto in apertura. Le varie proposte di abolizione dei vari enti inutili (Unione dei Comuni, Enti di Bonifica, Società della Salute) e di chiusura dei rapporti con Publiacqua oltre ad altre proposte mal spiegate e poco credibili anche dal proponente stesso, l'assenza quasi totale di un programma strutturato e la completa assenza di una squadra che potesse supportare il candidato, sono una sintesi già abbastanza palese dello stato in cui Forza Italia si sia avvicinata a queste elezioni vicchiesi. Il rammarico, e lo diciamo con tutta la comprensione possibile, è che questo ruolo decadente dovesse svolgerlo lui.