Caso Forteto: intervista al deputato Emanuele Cozzolino del M5S
Poco più di una settimana fa in parlamento è stata respinta una mozione riguardante il commissariamento del Forteto. (Per approfondire la notizia clicca qui e anche qui)
Devurbe ha contattato il deputato del M5S Emanuele Cozzolino, firmatario della mozione, eletto in Veneto ma nato a Fiesole e residente per molti anni nel Mugello. Cozzolino era intervenuto alla Camera lo scorso 8 luglio sullo scandalo Forteto poco prima del voto sulla mozione presentata dalle opposizioni. (Clicca qui per il video dell'intervento)
Da cittadino originario del Mugello, quali sono le sensazioni che si provano a scoprire cosa è stato fatto da Fiesoli al Forteto in questi anni?
La vicenda degli affidi mi ha sconvolto e mi ha fatto preoccupare in quanto riguarda minori.
Quando abitava in Mugello hai mai avuto sospetti sulla gestione degli affidi o sulle modalità di recupero di minori che venivano esercitate al Forteto?
Conoscevo già la situazione ma non in modo approfondito. Conosco personalmente il presidente dell'associazione Vittime del Forteto Sergio Pietracito che se ne era scappato negli anni 80 schifato dal sistema e dalle condizioni di lavoro. La vicenda degli affidi non la conoscevo dettagliatamente ed ho iniziato ad occuparmene dopo aver incontrato per caso il sig. Pietracito sul treno per Roma.
Come mai il m5s ha deciso di presentare una mozione?
Il m5s ha deciso di presentare una propria mozione per ribadire politicamente la propria posizione, poi unificata con quella di Forza Italia in quanto molto simile e per dare maggior forza politica alla mozione stessa.
Quali sono i punti da chiarire secondo la vostra mozione?
Gli impegni della nostra mozione sarebbero serviti a porre in essere ogni opportuna iniziativa di propria competenza, volta ad accertare e definire le responsabilità e le manchevolezze politiche ed istituzionali che negli anni hanno portato alla prosecuzione degli affidi di minori, nonostante gli arresti e le condanne inflitte ai due fondatori negli anni Ottanta per reati analoghi (maltrattamenti e atti di libidine con i minori ospiti) nonostante la sanzione inflitta all'Italia da parte della Corte europea dei diritti dell'uomo per quanto avveniva nella comunità, anche in raccordo con tutte le iniziative intraprese in tal senso e richiamate nella premessa della mozione. Inoltre, a verificare con urgenza la sussistenza dei presupposti per la nomina di un commissario che gestisca la cooperativa agricola in modo tale da dissociarla completamente dalla precedente gestione e dall'associazione e dalla fondazione «il Forteto», di cui sono tuttora parte tutti i condannati e in generale il gruppo dei fondatori, al fine anche di pervenire al più presto al pagamento delle provvisionali a favore delle vittime.
A cosa serve la commissione d’inchiesta?
La commissione di inchiesta parlamentare, a differenza di quella regionale, ha maggiori poteri di indagine e può accedere a documenti riservati. Serve poi per cercare di stabilire le responsabilità politiche di chi ha avallato o coperto questo scandalo.
A questo indirizzo si possono trovare i testi completi:
http://www.camera.it/leg17/410?idSeduta=0458&tipo=documenti_seduta
Mentre qui invece tutta la discussione:
Il PD ha fatto muro sulla mozione. Con quali motivazioni?
La mia personale impressione è che il PD abbia fatto muro sulla nostra mozione unitaria perché era prevista negli impegni una commissione di inchiesta e per paura che potesse venire fuori una loro responsabilità o di qualche loro esponente. Se non ci fossero stati problemi probabilmente avrebbero approvato anche la nostra mozione. Il sottosegretario alla giustizia Ferri voleva dare pareri favorevoli alle mozioni, ma probabilmente dal governo e dal primo ministro Renzi ha avuto altre indicazioni, nonostante Renzi ,quando era ancora sindaco di Firenze, si fosse dimostrato sensibile al problema.
Che aria tira in parlamento su questa vicenda? C'è una concreta possibilità che si arrivi ad un voto condiviso?
Il voto è stato già effettuato e come dicevo c'è stato un po' di imbarazzo sulla vicenda. Non si è voluto affrontare il problema specifico. Il Pd si è giustificato dicendo che tutte le cooperative sociali non sono uguali...insomma di non fare di tutta l'erba un fascio. I migliori sono stati quelli di Sel che hanno spostato l'attenzione sul fatto che la cooperativa il Forteto ha un fatturato milionario, è una azienda sana e da lavoro a molte persone. Come detto non c'è stato un voto condiviso.
A livello nazionale la notizia non ha avuto molta rilevanza se non grazie alla trasmissione delle Iene? Perché secondo lei?
Perché i media tradizionali e le trasmissioni della tv pubblica ricevono pressioni politiche, come è successo a Bruno Vespa che voleva affrontare il tema. Quindi il problema principale rimane la libertà di espressione e la politicizzazione dei media e della Rai, che a breve sarà espressione del solo governo andando oltre al vecchio sistema della spartizione tra partiti.
In questa vicenda, secondo lei, quali sono i rischi di una strumentalizzazione politica anche alla luce delle manifestazioni di Forza Nuova e Casapound che si sono svolte a Vicchio in questi anni?
Siamo stati accusati dal PD di strumentalizzazione politica della vicenda, ma abbiamo votato a favore anche della mozione che aveva parere positivo del governo. Il nostro interesse è cercare di far luce sulla vicenda. Le manifestazioni di Forza Nuova e Casapound sono momenti che gli danno visibilità. Personalmente ho partecipato alla manifestazione con lancio di fiaccole che si è svolta circa due anni fa senza pubblicizzare troppo la mia presenza.
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