La strada a sinistra di Tagliaferri. Carlà da record e la destra sparisce.

Con il 51,56% Francesco Tagliaferri vince il testa a testa contro Filippo Carlà Campa che si ferma al 48,44%. Nelle elezioni comunali più incerte di sempre, vince la coalizione di sinistra formata da PD, Officina Vicchio 19 e Movimento 5 Stelle. (link ai dati completi)

L’unità a sinistra è stata obiettivo e utopia per molti anche qui a Vicchio, ma solo questo momento storico ne ha visto il compimento. Tempi maturi perché certi vecchi steccati potessero cadere, in nome di un “obiettivo comune” fatto di dialogo fra le parti, senza preconcetti o personalismi, che ha dato vita ad un percorso voluto fortemente da tutti gli attori in campo. Menti giovani slegate dalla politica un po’ ingessata, hanno contribuito alla riuscita di questa avanguardia che già inizia ad essere indicata da molti come la strada giusta per la sinistra.

Un successo politico su tutti i fronti che davvero anche da fuori invidiano. 

Una risposta all’avanzata delle destre che si nascondono quasi vergognandosi dietro camaleontici personaggi, riuscendo nell’impresa di autoeliminarsi dalla vita politica rappresentativa del paese per i prossimi cinque anni. 

Una lezione anche per la lista perdente a cui va dato atto di aver lottato fino all’ultimo con tutti i mezzi, forse anche troppi. Non sono bastate le braccia tese alla destra. In una sorta di vero e proprio referendum, Vicchio Vive esce sconfitta con uno scarto di 128 voti. Con il paradosso intestato al Sindaco uscente Carlà di aver preso più voti rispetto al 2019 ( quando fu eletto con il record della più bassa percentuale di gradimento dal dopoguerra ad oggi per un primo cittadino), riuscendo comunque ad uscirne sconfitto.

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